Curiosità nel mondo animale (II)
I KOALA
Durante i primi giorni dello svezzamento (quindi dopo l'allattamento) i cuccioli di Koala si nutrono delle feci della madre che sono esclusivamente costituite da foglie di eucaliptus digerite (per questo motivo il marsupio dei koala si apre verso il basso), solo dopo questo tipo di nutrimento potranno cominciare a nutrirsi da soli.
I BRADIPI
La natura ha fornito ai bradipi un mantello veramente singolare: ogni singolo pelo manca di midollo ed è rivestito da uno strato formato da cellule non strettamente unite tra loro, per cui la superficie del pelo stesso risulta percorsa da solchi longitudinali o trasversali. In questi microscopici solchi , o addirittura fra le singole cellule dello strato esterno, si insediano delle alghe di grandezza microscopica e dalla colorazione verde-azzurra. Favorite dal clima caldo umido, esse trovano qui ottime condizioni di vita, si moltiplicano rapidamente e conferiscono al mantello grigio-bruno del Bradipo uno splendore verdastro, che lo mimetizza così con le fronde degli alberi. Fra bradipo e alghe si forma una vera e propria simbiosi, cioè una vita in comune con una reciproca utilità.
IL SUINO
Il suino è stato addomesticato dall'uomo da tempi immemori che risalgono già alla fine del periodo Neolitico. In Cina, già quattromila anni prima di Cristo, i maiali erano comunemente allevati e facevano parte della dieta alimentare della popolazione locale.
L'origine del suino domestico è incerta: probabilmente le molte razze attualmente presenti non derivano da una sola ma da più specie selvatiche dell'Asia e dell'Europa.
Molti pensano che questi animali siano sudici e che amino vivere nella sporcizia. Ciò non è assolutamente vero: in realtà è l'uomo che, facendoli vivere a stretto contatto e in piccoli recinti che non sono puliti regolarmente, li fa stare nei loro stessi rifiuti e nel fango.
Lo status naturale del suino, infatti, è di essere preda e, come tale, non è vantaggioso che emani odori forti ben percepibili dal naso di potenziali predatori.
I CALABRONI (Vespa crabro)
Non sono i maschi delle vespe, come erroneamente si crede, ma fanno parte delle cosiddette "vespe sociali" (ordine Hymenoptera; sottordine Apocrita; superfamiglia Vespoidea; famiglia Vespide) e sono la specie più grande della famiglia. La loro puntura è molto dolorosa e assai pericolosa.
LE API
Quando veniamo punti dalle api, queste lasciano il pungiglione attaccato alla nostra epidermide (con annesso sacchetto velenifero) strappandosi tutti i visceri. Quindi muoiono.
Questa non è una dimostrazione di "devozione" alla regina, ma in realtà un risultato evoluzionistico molto particolare: infatti le api sono tutte sorelle e il sacrificio del singolo in favore della sua comunità garantisce comunque la sua discendenza genetica!