CIBI "STRANI", Siete intraprendenti o prudenti nei confronti delle pietanze insolite?

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xxxSibillaxxx
view post Posted on 2/7/2009, 16:39     +1   -1




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Quello che vedete nella foto è un tipico e rinomato piatto messicano. :shifty:
Si tratta delle cosiddette "Escamoles", solitamente servite con salsa di guacamole, ottenuta da una mistura di avocado, peperoncino esotico extra-forte, succo di lime e abbondante cipolla.
Aggiungo un ultimo particolare: la pietanza è anche definita “caviale del Messico” ed è costituita da… uova di formiche giganti, del genere Liometopum! :wacko:


P.S.: Non assaggerei questa "specialità" nemmeno sotto tortura!
:sick:
 
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Bellevue
view post Posted on 2/7/2009, 18:49     +1   -1




Non l'assaggerei neppure io!
Conosco il guacamole e mi piace!Ho mangiato più volte il cibo messicano,ma questo "CAVIALE"non lo mangerei neppure per tutto l'oro del mondo! :woot:
 
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view post Posted on 4/7/2009, 00:27     +1   -1
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beh sono curiosa... ma non così tanto..... :) :)
 
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xxxSibillaxxx
view post Posted on 15/7/2009, 22:10     +1   -1




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Il "lutefisk" è il piatto più tipico preparato in Norvegia, in Svezia e in alcune regioni degli Stati Uniti a partire dallo stoccafisso.
Il nome deriva da "lut" che significa soda caustica e "fisk" ovvero pesce.
La preparazione prevede una lavorazione di quattordici giorni prima della cottura: inizialmente il pesce è lasciato in acqua per sei giorni, in seguito viene posto in una soluzione di idrossido di sodio per due giorni. Tale trattamento determina una denaturazione delle proteine, il cui contenuto diminuisce del 50%, e fa sì che il prodotto assuma una consistenza gelatinosa. A questo punto è velenoso e per poter essere consumato deve subire un secondo ammollo di sei giorni, durante i quali l'acqua viene cambiata frequentemente per allontanare la soda caustica. A questo punto il lutefisk può essere cucinato e servito, accompagnato da patate, abbondanti dosi di purè di piselli e pancetta.
Tradizionalmente la preparazione inizia nel mese di novembre e si serve nel periodo delle festività natalizie.
Le origini del lutefisk non sono chiarissime ma c'è chi dice che risalga addirittura ai Vichinghi e una storia locale racconta che un pezzo di stoccafisso cadde in una bacinella saponata. La povertà della famiglia alla quale capitò questo "incidente" costrinse a mangiarlo lo stesso dopo averlo sciacquato abbondantemente.


Anche se il trattamento a cui è sottoposto il pesce non mi "ispira" molto, :shifty: non avrei problemi ad assaggiare questa pietanza...
;)
 
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Bellevue
view post Posted on 15/7/2009, 22:16     +1   -1




Io lo assaggerei senza problemi!
La soda caustica si usa anche nella preparazione delle olive,dopo averle raccolte,per far perdere loro l'amaro e renderle quindi commestibili...
 
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xxxSibillaxxx
view post Posted on 15/7/2009, 22:37     +1   -1




CITAZIONE (Bellevue @ 15/7/2009, 23:16)
La soda caustica si usa anche nella preparazione delle olive,dopo averle raccolte,per far perdere loro l'amaro e renderle quindi commestibili...

Ho pensato anche io al procedimento previsto per addolcire le olive, ;) ma pure in questo caso mi rimane sempre il "sospetto" che una quantità di soda, benché minima, possa rimanere nel prodotto trattato. :gratta:
 
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Bellevue
view post Posted on 15/7/2009, 23:03     +1   -1




Pero' le mangiamo...;)
 
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view post Posted on 15/7/2009, 23:48     +1   -1
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anche io mangerei.. senza problemi :) :)
 
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Regina dei Fiori
view post Posted on 16/7/2009, 14:09     +1   -1




M'immagino se qualcuno si dimentica di passare alla fase del secondo "ammollo" in acqua!! S'avvelena!!!
Comunque anch'io lo proverei, soprattutto condito come descritto nel post di Sibilla.
 
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xxxSibillaxxx
view post Posted on 21/7/2009, 15:23     +1   -1




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Una delle pietanze più popolari della cucina giapponese, a base di Fugu (o pesce palla), è il famoso "sashimi" (detto anche "fugu sashi"), in cui il pesce crudo viene affettato così sottilmente da vedere la decorazione del contenitore attraverso le fettine stesse; per questo motivo, vengono utilizzati dei piatti molto colorati e dai bellissimi disegni, per fornire al commensale un fantastico impatto visivo quando viene servito.
Le carni del pesce palla sono bianche e dal sapore molto delicato. La fama di questo pesce, però, più che dalla sua bontà, deriva dalla sua potenziale pericolosità. Vengono annoverati tra gli animali esistenti più velenosi, a causa della presenza in quasi tutte le loro viscere (ovaie, fegato, intestino e pelle) della tetrodotossina, una neurotossina 1200 volte più letale del cianuro, che prende il nome proprio dalla famiglia di cui questi pesci fanno parte; agisce bloccando il sistema nervoso e a tutt'oggi non esiste alcun tipo di antidoto. Per uccidere una persona ne basta appena un mg.!
Il Ministero della Salute giapponese consente la preparazione e la cottura di questa pietanza soltanto a chi è in possesso di una licenza speciale, obbligatoria dal 1958, rilasciata dal Ministero stesso dopo 2-3 anni di apprendistato e dopo aver superato un esame finale rigorosissimo, consistente in una parte scritta, un test per l'identificazione dei vari tipi di Fugu ed una prova pratica di taglio del pesce con relativa degustazione!
In tal modo, mangiare il pesce palla al ristorante o comprarlo già tagliato nei negozi autorizzati diventa assolutamente sicuro; ma occorre anche registrare che dal 1974 al 1983 si sono verificati 674 casi d'intossicazione e ben 179 decessi; attualmente la stima è di 30-100 persone l'anno, per l'incoscienza e la superficialità di coloro che lo consumano al di fuori dei luoghi consentiti.
La sua commercializzazione in Italia è vietata dal 1992: nel 1977 ci furono tre casi mortali per pesce palla importato da Taiwan, ma solo perché alcune code vennero vendute erroneamente come code di rana pescatrice.
La bravura degli chef abilitati sta soprattutto nel conservare quel tanto di tossina sufficiente a produrre un leggero formicolio nella bocca e nella lingua dell'avventore che, soddisfatto, avrà così provato l'eccitazione tipica di chi ha sfidato la morte! :nocomment: :o: :svenimento:

Ho già detto che non sono una fan della cucina nipponica, anche se ho assaggiato qualche pietanza, senza il minimo entusiasmo. Ora che ho scoperto queste “belle” novità, resterò a digiuno se mi capiterà di entrare in un ristorante giapponese, oppure mi organizzerò portandomi un sostanzioso panino casareccio… alla faccia del pesce palla e del sashimi! :D :shifty: :danza:
 
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view post Posted on 22/7/2009, 01:04     +1   -1
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conoscevo la "storia" di questo particolarissimo piatto
certamente non sono così curiosa da provarlo..... :)
 
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Regina dei Fiori
view post Posted on 24/7/2009, 14:41     +1   -1




Non lo proverei nemmeno sotto tortura!!!
 
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Bellevue
view post Posted on 24/7/2009, 17:30     +1   -1




Mi bastano i miei acciacchi!
Non ho bisogno di intossicarmi con il Sachimi!Inoltre il pesce crudo di per se,mi provova intossicazione... :sick:
 
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xxxSibillaxxx
view post Posted on 26/8/2009, 21:43     +1   -1




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La foto mostra dei chicchi di caffè ed un bicchiere con la stessa bevanda: si tratta del cosiddetto "Kopi Luwak" indonesiano, che costa ben 500 euro al chilo e pare che sia il più buono e il più pregiato al mondo.
Vi chiederete, come ho fatto pure io, da dove scaturiscano i pregi di questo caffè: ebbene, leggete e capirete! ;)
Nelle Filippine, il nome "kopi" significa caffè, mentre "luwak" è il nome di un roditore (scientificamente si chiama Paradoxurus Hermaphroditus) che potete vedere nell'immagine seguente.

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Il luwak, nella sua normale alimentazione, oltre che di insetti, di uova e di altri frutti, si nutre delle rosse bacche di caffè. Ne mangia in grande quantità, ma non digerisce i semi, che vengono espulsi come materiale fecale. Avete capito bene: di fatto si tratta di un caffè fatto con chicchi che sono stati ingeriti e quindi defecati da un piccolo animale, il luwak appunto!
Dopo la fermentazione nello stomaco e l’espulsione, i chicchi vengono raccolti dal suolo della giungla, accuratamente lavati e tostati per ottenere un caffè dal gusto molto particolare: una grande corposità, una nota caramellata e scarsa acidità, oltre ad una sfumatura nel gusto difficile da afferrare. :shifty:
Sul reale valore commerciale di questo caffè si continua a discutere. Di fatto esso è al momento il più caro del mondo. Si ha notizia di una caffetteria australiana che lo vende a 48 dollari a tazzina, un altro coffee shop di Londra propone un blend di Kopi Luwak e Jamaica Blue Mountain a più di 50 euro... :o:

Io non bevo caffè, quindi sono esclusa dal "sondaggio", ma dubito che possa venirmi la tentazione di assaggiare quello di cui ho appena parlato!
:danza:
 
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view post Posted on 26/8/2009, 22:04     +1   -1
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la terra dei papaveri

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In questo topic non posso proprio partecipare. Detto in tre parole: me magno tutto ^_^
 
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