| Eccomi pronta a postare qualche novità dalla mia adorata Bologna...
E nacque You Tube alla bolognese
Aspiranti scrittori, aspiranti musicisti e registi, poeti. Adesso c'è un sito che aiuta a superare l'ansia e l'angoscia della pubblicazione. Con una tecnologia simile a quella utilizzata da You Tube, l'associazione Riflessi ha aperto un sito per opere e autori che non arrivano in libreria, nelle gallerie, nei cinema. Ha già raccolto 36 contributi e ha grandi ambizioni.
di Eleonora Capelli
Gli artisti bolognesi oggi possono fare la gavetta on line, con una tecnologia analoga a You Tube, al servizio dei giovani talenti. Per gli scrittori che hanno il loro libro ancora nel cassetto, per i gruppi musicali che cercano di farsi sentire, per i giovani registi che magari hanno fatto un film, ma non riescono a diffonderlo. Insomma per tutti gli artisti «no budget», senza finanziamenti o sponsor, che hanno ancora meno fondi a disposizione delle produzioni «low budget», è nato a Bologna un sito che si candida a diventare la galleria virtuale dei giovani talenti. Sfruttando la tecnologia, su www. riflessi. info le opere d´arte che faticano ad arrivare in galleria, in libreria o al cinema, possono essere «scaricate» direttamente da casa. Per i piccoli film indipendenti, ad esempio, si sfrutta la stessa tecnologia di You Tube, ma qui non trovano posto i filmini delle vacanze. Solo opere con velleità artistiche, come «Anoir» ad esempio, un film noir girato a Bologna con 400 euro da alcuni diplomati del Dams, che non sono riusciti a racimolare altri soldi per la proiezione. «Ci hanno chiesto 200 euro per la disponibilità di una sala, per i nostri standard è troppo», dice il regista Nicola Piovesan. In attesa delle selezioni per il circuito dei festival di cinema, alcune sequenze di questo lungometraggio di 90´, girato con tecnica digitale in tre mesi, potranno essere scaricate dal sito dell´associazione Riflessi. Dove una redazione di volontari riceve i materiali e controlla che non siano in qualche modo «offensivi», poi li mette sul web, a disposizione di tutti i «cacciatori di talenti». Fino ad oggi nel sito sono state caricate più di 200 opere: dai racconti gialli alle poesie, dalle fotografie di Andrea Hajek, olandese che vive a Bologna, alle rappresentazioni teatrali di Thuline Andreoni, milanese laureata al Dams, che ha ricevuto ben 138 visite. C´è anche la musica, che può essere ascoltata direttamente dal computer, come quella del gruppo «Profumo» di Alessandro, Massimiliano e Alan. Artisti in erba ma che comunque non si sottraggono ai commenti, alle critiche e anche alle stroncature che vengono esposte in recensioni, riflessioni e blog.
La «community», che è nata da poco più di due mesi, raccoglie già i contributi di 36 protagonisti. E ha grandi ambizioni. «Vorremmo che questo spazio diventasse un luogo virtuale di incontro per chi si interessa d´arte», spiega Riccardo Righi, tra i fondatori dell´associazione che ha usufruito, per la realizzazione del sito, dei fondi della Regione Emilia-Romagna gestiti dal centro servizi per il volontariato della Provincia di Bologna, Volabo. «La nostra idea è che i giovani artisti possano ricevere anche consigli da chi ha già fatto la lunga «gavetta» delle piccole apparizioni sporadiche, e poi ci piacerebbe dare al nostro forum dei risvolti sociali, ad esempio nel merito del disagio giovanile». I ragazzi che spesso denunciano di non trovare in città spazi fisici per esprimere la loro creatività, se ne sono creati uno virtuale. Gratuito e aperto, come tutti i luoghi frequentati da chi sta aspettando di diventare famoso.
(Fonte: La Repubblica 30 aprile 2007)
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