Biribissi2 |
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| Sibilla, come al solito, ha dato una risposta perfetta al quesito di Reginella.
In effetti hanno un sapore che non si può descrivere. Comunque a tutto conferiscono sapore e abbelliscono quello che si mangia. Io non mi intendo affatto di cucina, però so che ci sono più di mille ricette che richiedono i semi di papavero. Freschi, secchi, tostati o macinati.
Ti dirò intanto che stamani ho trovato dal mio panettiere dei grissini ai semi di papavero. Squisiti. Unici. Siccome è un amico, l’ho pregato di scrivermi la ricetta di questa bontà. Eccola.
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Gli ingredienti: 500 gr. di farina bianca, 7 gr. di lievito secco, 1 cucchiaino di sale, 45 ml. di olio d'oliva, circa 3 cucchiai di semi di papavero, 300 ml di acqua._______
 Il forno deve essere pre-riscaldato a 200°. Setacciare la farina in una capace terrina, versare il lievito secco, il sale e mescolare bene. Versare sulla spianatoia. Al centro va fatto un buco nel quale si versa l'acqua, calda ma non bollente, e l'olio d’oliva. Con le mani, lavorare questo composto, per più di 10 minuti, fino ad ottenere una palla liscia ed elastica. Metterla nella terrina, coprirla con un panno e metterla in un posto caldo a lievitare per circa mezz’ora. Lavorare poi la pasta per altri 10 minuti: stenderla poi in una forma rettangolare, larga più o meno quanto un foglio A4, con uno spessore di circa 1 cm. Tagliare con un coltello il foglio di pasta in quattro parti, e ognuna di esse in 8 strisce. Prendere ciascuna delle 32 strisce per lavorarla ancora molto velocemente, finché si sarà allungata di circa 20 cm. Usare una capace teglia infarinata, nella quale vanno adagiate le strisce già pronte, distanti circa 2 cm l'una dall'altra. Bagnare la superficie dei grissini con un pennellino da cucina. Spolverare il tutto con i semi di papavero. Mettere nel forno per circa 20 minuti ovvero finché appariranno dorati sulla superficie. Ripetere l'operazione con le striscioline restanti. Consumarli quando sono ben raffreddati.
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...i suoi germogli teneri si utilizzano in cucina 
Occorrono foglie di erbe prevalentemente selvatiche come lattuga scura, crescione, coriandolo, senape, papavero, cipolla e aglietto.
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