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| La festa dopo il gol di VucinicDa Repubblica del 6 marzo 2008MADRID - Una Roma, attenta e matura gioca una partita praticamente perfetta: batte il Real Madrid nella sua tana, conquista i quarti di Champions e si regala la consapevolezza di essere, finalmente, una "grande" in Europa. Spalletti e i suoi hanno imparato a memoria la lezione del 7-1 di Manchester: la partita di questa sera, dal punto di vista tattico e del comportamento della squadra in campo, è stata l'esatto contrario della tremenda serata dell'Old Trafford. Questa sera, allenatore e giocatori hanno preso la laurea europea. Un botta e risposta Taddei-Raul nella ripresa, due legni per i giallorossi (Aquilani e Vucinic) uno per il Real (Baptista), poi il gol del formidabile Vucinic su assist di Panucci nel finale. Dopo la vittoria dell'Olimpico, la squadra di Spalletti si conferma al Santiago Bernabeu. I giallorossi sono ormai in grado di andare avanti sulla strada di Champions: i Totti, i De Rossi, i Vucinic sono giocatori di rango in grado di condurre la Roma verso qualsiasi traguardo. Il capitano giallorosso aveva già segnato e vinto a Madrid, ma stavolta il sapore della vittoria è più significativo. Ottimi i cambi di Spalletti: Vucinic e Panucci hanno dato la spinta decisiva ai giallorossi. La squadra di Spalletti è stata di una precisione chirurgica in difesa, ha imposto alla partita il ritmo (non elevatissimo) che preferiva e ha impedito al Real di accendersi e di diventare pericoloso. Solo per una dozzina di minuti, dopo il pareggio di Raul, si è avuta la sensazione che ci fossero in campo le vere "merengues", quelle praticamente imbattibili tra le mura amiche. Ma Vucinic, con il suo colpo di testa per il 2-1 finale ha cancellato questa sensazione e tutti i suoi compagni, insieme, avevano già spento il Real.
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