"OLTRE" IL GIARDINO..., Tradizioni, curiosità e opinioni personali sui giardini.

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xxxSibillaxxx

Posted on 14/4/2009, 21:48

Un giardino curato abbellisce ogni costruzione e rallegra lo sguardo di chi si sofferma ad ammirarlo. Che ne dite se in questo post inseriamo notizie, curiosità e opinioni personali su questo spazio verde? Vi aspetto con i vostri interventi!

Inizio io dalle origini...

Anche se dall'avvento dell'agricoltura l'uomo impara a servirsi delle piante, dobbiamo aspettare il Medioevo per avere una prima forma di giardino, all'interno delle proprietà monacali e nelle immediate vicinanze di castelli e corti. Questi appezzamenti sono coltivati a ortaggi ed erbe medicinali, compreso qualche albero da frutto, tutti rigorosamente all'esterno delle mura cittadine (tranne qualche rara eccezione), poiché all'interno non c'è molto spazio.
Solo dal XIII secolo cominciano a diffondersi giardini e frutteti all'interno dei cortili nelle case patrizie: la spiegazione è da ricercare nella voglia dei nobili di ricreare una parte della campagna (dove era usanza passare 4 mesi all'anno) in città. "L'hortus conclusus" (ovvero orto chiuso, circondato da mura) è l'ideale da riprodurre: un'immagine idilliaca di un terreno pianeggiante di forma regolare cinto da alte mura, che racchiude al suo interno prati verdi, fiori, erbe e frutteti, cornice ideale per una fontana di acqua purissima, da collocarsi sempre al centro dell'hortus. Uno sfondo ideale per gli amori cortesi tanto celebrati nella letteratura del periodo.

Ecco una rappresentazione di "hortus conclusus".

Esempi di "hortus conclusus".

xxxSibillaxxx

Posted on 15/4/2009, 21:13

Il giardino all'italiana

Si sviluppa nel Rinascimento ed acquista popolarità ovunque. Viene vantato come il giardino umanizzato per eccellenza perché l'uomo pone un ordine preciso al disordine della natura.
Le piante vengono usate con intendimenti architettonici, la loro disposizione è alternata a giochi d'acqua e a statue di marmo bianco. Spesso alte siepi di bosso, che si presta ad essere tagliato in maniera geometrica a forma di animale o di fiore, delineano quasi delle stanze in cui ci si può appartare. I grandi artisti che si occupano dei giardini italiani sono prevalentemente architetti, scultori e pittori.

Esempi di giardini all'italiana.

Bellevue

Posted on 15/4/2009, 23:38

Devo dire che il giardino all'italiana non é tra i miei preferiti.
Quando penso ad un giardino penso ai fiori,alle siepi colorate e profunate e agli alberi come rifugio contro la calura ed il sole bruciante.
Il giardino all'italiana non lascia spazio alla fantasia:per me é troppo "statico",nonostante le fontane usate a profusione.

taide60

Posted on 16/4/2009, 01:26

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Status:

si, troppo geometrici, preferisco il disordine della natura!!

xxxSibillaxxx

Posted on 16/4/2009, 22:27

Nemmeno a me piace il giardino "squadrato". Per meglio dire, mi piace osservare la regolarità e la minuziosa precisione di questo spazio "all'italiana", ma non sceglierei questo stile per allestire un mio giardino.

xxxSibillaxxx

Posted on 16/4/2009, 23:28

Il giardino alla francese

Alla fine del XVII secolo, al giardino all'italiana si sostituisce il giardino "alla francese".
Il giardino francese si differenzia da quello italiano principalmente per la mancanza di terrazzamenti (facilmente comprensibile dalla morfologia del suolo francese, solitamente pianeggiante), un grande studio sulle viste prospettiche con ampissimi viali e grandi canali d'acqua e, non ultimo, una vegetazione che prevale sull'architettura, ovvero scenografiche quinte di boschi (lontane, ma sempre presenti). Caratteristica tipica dei giardini alla francese è l'uso dei cosiddetti "parterre de broderie", ricami disegnati su aiuole con sabbie colorate (bianche, rosse, gialle, beige) usando piccole siepi, solitamente di bosso nano.

Esempi di giardini alla francese.

Bellevue

Posted on 16/4/2009, 23:44

La prima foto di Giardino alla Francese che hai postato é l'Orangerie di Versailles...
Trovo che abbia degli elementi in più rispetto al Giardino all'Italiana ed é più piacevole posarvi lo sguardo,ma é sempre e solo un giardino di "rappresentanza".
Non mi piace!

xxxSibillaxxx

Posted on 17/4/2009, 00:12

CITAZIONE (Bellevue @ 17/4/2009, 00:44)

Hai indovinato, Belle, ma tu sei in vantaggio perché "giochi in casa"!
Effettivamente la prima foto ritrae il giardino di Versailles che, come dici tu, è ancora troppo "perfetto". Io ne ammiro le caratteristiche, pensando all'abilità di chi lo ha creato, ma siamo ancora lontani anche dalla mia idea di giardino.

:bye:

Bellevue

Posted on 17/4/2009, 12:21

CITAZIONE (xxxSibillaxxx @ 17/4/2009, 01:12)

Cara Sibilla,l'orangerie di Versailles l'ho vista in occasione di un viaggio tantissimi anni fa...
Mi colpi' il fatto che gli alberi,pieni di frutti,fossero tenuti nei vasi.
Mi fu spiegato dalla guida che in inverno vengono spostati nelle serre,al caldo,perché non sopporterebbero il clima gelido dell'inverno parigino.Un'altra curiosità é che l'Orangerie é "sottoposta rispetto alla Reggia e ai giardini...Io l'ho potuta ammirare dalla terrazza prospiscente il palazzo reale.
Nel giardino alla Francese,inoltre compaiono i fiori:le aiuole di Versailles erano piene di Salvia...quella che fa quei fiori rossi e di cui non ricordo al momento il nome e le topiarie,che sono quelle sculture verdi,ritagliate nel bosso e che creano delle scene che movimentano la linearità del giardino.

xxxSibillaxxx

Posted on 17/4/2009, 17:01

E siamo arrivati al "giardino all'inglese"...

... sviluppato nel corso del Settecento che, al contrario di quelli geometrici, non si avvale più di elementi per definire e circoscrivere lo spazio, come fondali, quinte arboree o prospettive, ma si basa sull'accostamento e sull'avvicendarsi di elementi naturali e artificiali, tra cui, grotte, ruscelli, alberi secolari, cespugli, pagode, pergole, tempietti e rovine, che chi passeggia scopre senza mai arrivare ad una visione d'insieme, un luogo comunque in cui la natura non è mai incolta, anche quando assume un carattere selvaggio.
Il giardino è visto come il luogo in cui l'emozione, suscitata dall'avvicendarsi delle sorprese, viene temprata dall'armonia che lega le varie parti, attraverso la contrapposizione degli opposti, come il regolare al selvaggio, il maestoso all'elegante, l'ameno al malinconico, in modo da bilanciare le differenti emozioni.
Importanti in Italia sono il Giardino Inglese di Palermo (foto n. 1) e il giardino Treves de Bonfili (foto n. 2), oggi appartenente al Comune di Padova che ne ha, con tutti i limiti dei gravi danni subiti a metà Novecento, restaurato una parte. Di elevato valore botanico e storico è il Giardino Inglese della Reggia di Caserta (foto n. 3, n. 4, n. 5), realizzato da John Andrea Graefer.

Foto n. 1

Foto n. 2

Foto n. 3

Foto n. 4

Foto n. 5

gemma53

Posted on 17/4/2009, 17:50

bellissimi posti Siby......specialmente la foto n.3 e n.4..... :wub:

xxxSibillaxxx

Posted on 17/4/2009, 18:03

CITAZIONE (gemma53 @ 17/4/2009, 18:50)

bellissimi posti Siby......specialmente la foto n.3 e n.4..... :wub:

Confermo la tua affermazione, cara Gemma! Ho avuto la fortuna di visitare personalmente la Reggia di Caserta, il suo immenso parco ed anche il famoso Giardino all'inglese che è rappresentato nelle immagini del post. Le foto sono molto belle, ma ti assicuro che non rendono nemmeno la metà del fascino e della spettacolarità che questi luoghi suscitano quando si osservano direttamente.

Bellevue

Posted on 19/4/2009, 23:23

Cominciamo a ragionare...
Il giardino della Reggia di Caserta é una favola:sembra di vivere in un mondo incantato.
La sua cascata monumentale é favolosa e crea un impatto scenografico unico.
Anche l'orto botanico ad esso annesso é un piccolo "gioiello...
Non é per campanilismo che affermo che é un giardino bello come pochi.

xxxSibillaxxx

Posted on 24/4/2009, 21:01

Dopo un discorso generale, relativo allo stile, spostiamo l'attenzione su qualche giardino in particolare, italiano o straniero, famoso o meno noto. Se ne conoscete per esperienza diretta o per sentito dire, inserite pure il vostro contributo!

I GIARDINI DELLA LANDRIANA (ROMA)

Luogo romantico e di affascinanti sorprese lungo il litorale laziale, 40 km a sud di Roma, la Landriana si estende per oltre 10 ettari all’interno di una vasta tenuta, acquistata a fine anni Cinquanta dalla famiglia che ne è tuttora proprietaria.
I giardini, disegnati da Russell Page, sono stati ampliati e modificati con nuove collezioni di piante, tra cui eriche, ortensie, rose antiche e camelie, per soddisfare l’appassionata curiosità botanica e il senso estetico della sua fautrice, Lavinia Taverna.
Il giardino è stato suddiviso in 30 “stanze”. Le rose ricorrono nella valle delle Rose Antiche (foto n. 1 ), dove crescono in aiuole orlate di lavanda, timo e garofani, in un viale di Rosa Mutabilis (foto n. 2 ), in un altro di Rose Bonica, sui muri di una vecchia costruzione di campagna rivestiti di Rosa Banksiae. I colori pastello, l’evanescenza candida del viale bianco (foto n. 3) e quella argentea del giardino degli ulivi, i tono su tono dei fiori del prato blu, provocano un senso di pace e di appagamento straordinari.
Larga parte della Landriana ha vinto la scommessa di ridefinire in chiave contemporanea e mediterranea il giardino paesaggistico all’inglese, mentre alcune “stanze” riprendono il tema del giardino formale all’italiana (foto n. 4), come nel giardino degli aranci (foto n. 5), in cui il rigoroso disegno geometrico sposa le forme perfettamente regolari, a palla, degli alberetti di arancio e delle sfere di bosso ai loro piedi.
In ogni momento dell’anno sono previste fioriture (foto n. 6 e n. 7): narcisi, tulipani, ciliegi ornamentali, magnolie, rose in primavera; plumbago, dature, passiflore e ibischi in estate; camelie in autunno. Ogni anno in aprile e ottobre i giardini ospitano una mostra nazionale di giardinaggio.

Foto n. 1

Foto n. 2

Foto n. 3

Foto n. 4

Foto n. 5

Foto n. 6

Foto n. 7

Bellevue

Posted on 24/4/2009, 22:26

Veramente una meraviglia!

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