SPEZIE

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 7/8/2010, 17:16     +1   -1
Avatar

Senior Member

Group:
Ninfea
Posts:
14,256
Reputation:
+11
Location:
romagna

Status:


Il pepe




Sicuramente la spezia più conosciuta è il pepe. Sulle nostre tavole arriva in tre varietà: nero, verde e bianco. Eppure sono figlie della stessa pianta, solo lavorate in modi diversi.

Il pepe verde è raccolto quando non è ancora maturo. Quello nero invece è il frutto maturo, mentre il bianco è il pepe maturo a cui è stata tolta la buccia. In commercio il pepe si trova sia in polvere che in grani, e per sfruttare al meglio le sue caratteristiche è consigliato preferire quest’ultimo per macinarlo sul momento.

La piperina, un elemento contenuto in tutte le varietà di pepe, assicura una proprietà stimolante a questa spezia che, stando alle antiche testimonianze, è in grado di rinforzare la virilità maschile.

Si tratta di una spezia sicuramente dal carattere forte, da dosare con attenzione per non coprire del tutto il gusto del piatto. Si può usare per tutte le preparazioni, ma il suo uso più congeniale è per insaporire le carni, soprattutto quelle rosse. Di uso meno frequente nella cucina nostrana è il pepe rosa che, diversamente dagli omonimi citati, proviene da un’altra pianta ed è molto usato nella Nouvelle Cuisine francese. Ha proprietà stimolanti e febbrifughe
 
Top
view post Posted on 26/9/2010, 16:23     +1   -1
Avatar

Senior Member

Group:
Ninfea
Posts:
14,256
Reputation:
+11
Location:
romagna

Status:


I chiodi di garofano




Conosciuti da migliaia di anni anche i chiodi di garofano, non hanno niente a che fare con i garofani che spesso troviamo nelle case. Al contrario somigliano all’alloro e si coltivano nelle regioni tropicali.

In Cina i cortigiani delle dinastie imperiali, due secoli prima della nascita di Cristo, li tenevano in bocca per rinfrescare il respiro quando si avvicinavano all’imperatore. Nel medioevo invece venivano consigliati per combattere dolori frequenti e comuni come il mal di testa o il mal di denti. Un uso, quest’ultimo, che la medicina moderna ha mantenuto utilizzandone l’essenza nel disinfettanti orali.

I chiodi di garofano si usano anche per proteggere la dispensa dalle farfalline che insidiano i pacchi aperti di pasta o farina.

L’olio che si ottiene dalla spremitura dei chiodi di garofano è invece usato per stimolare calore dalle persone che hanno una cattiva circolazione, ma si pensa che sia utile anche per rinforzare la potenza sessuale degli uomini e riaccendere il desiderio nelle donne. Nella cucina attuale i chiodi di garofano hanno un posto di primissimo piano specie negli arrosti classici e nella preparazione del brodo, ed è arcinoto il caratteristico profumo che emanano dai calici “invernali” di vin brulé.

 
Top
xxxSibillaxxx
view post Posted on 26/9/2010, 18:24     +1   -1




Davvero interessante questo argomento! :okok: In genere, mi piace aromatizzare i cibi con le spezie; alcune le uso spesso, altre con minore frequenza, ma puoi essere sicura che leggerò con piacere tutti i tuoi post, cara Taide! :)
 
Top
view post Posted on 26/9/2010, 23:54     +1   -1
Avatar

Senior Member

Group:
Ninfea
Posts:
14,256
Reputation:
+11
Location:
romagna

Status:


grazie Sibilla :)
 
Top
view post Posted on 29/8/2012, 23:58     +1   -1
Avatar

Senior Member

Group:
Ninfea
Posts:
14,256
Reputation:
+11
Location:
romagna

Status:


Anice stellato





L'illicium verum è un albero tropicale sempreverde.

Originairio del Sud-Est asiatico, è presente in Cina, in Cambogia, in Vietnam, in Giappone e nelle Filippine. E' un albero alto con foglie verdi persistenti e di forma ovale i cui fiori, grandi, sono di colore giallo o rosa.

I frutti, profumati, vengono raccolti ancora verdi e fatti seccare al sole dove prendono un colore marrone tendente al rosso. Il frutto secco, utilizzato come spezia, è l'anice stellato.

Il nome anice stellato deriva dal gusto all'anice della spezia e dalla forma a stella. Infatti, l'anice stellato è una spezia composta da 8 estremità di forma bislunga che si distendono sui lati per formare una stella a 8 punte. Ogni punta contiene un seme rotondo, marrone e brillante.

Un po' di storia

L'anice stellato è conosciuto sin dall'Antichità, in particolare per le sue virtù digestive perché facilita la digestione, calma lo stomaco e riequilibra la flora intestinale.

Esportata dall'Asia all'epoca di Marco Polo, questa spezia rimarrà sconosciuta in Europa fino all'epoca del Rinascimento, quando sarà importata dagli inglesi.

Molto ambita durante il Medioevo, molto rara e molto cara, questa spezia era l'oggetto di molte persone avide.



Spazio cucina

Il baccello dell'anice stellato è più aromatico dei semi, sviluppa un aroma all'anice che profuma di legno e liquirizia.
Leggermente piccante, il suo sapore caldo è più avvolgente rispetto a quello dell'anice verde.

L'anice stellato è adoperato secco, generalmente intero, in particolare in infusione.
Lo troviamo anche in polvere, anche se nuoce alla sua conservazione. E' quindi meglio comprarlo intero.



E altrove

L'anice stellato è ampiamente utilizzato in Asia, specialmente nella cucina cinese. Fa parte della composizione del mix di spezie detto
«5 spezie» con la cannella, il chiodo di garofano, il pepe e il finocchio.

In Turchia, questa spezia aromatizza il raki, un'acquavite che è considerata bevanda nazionale e in Grecia, dà un gusto particolare all'ouzo, un liquore all'anice.



Cardamomo






Il cardamomo è una pianta aromatica originaria delle Cardamom Hills in India, nella regione del Kerala e della costa del Malabar. Al giorno d'oggi, la spezia viene prodotta anche in altri paesi asiatici, tra cui la Cambogia, il Vietnam e lo Sri Lanka.

Frutto dell'Elettaria cardamomum, il cardamomo è una pianta della famiglia delle Zingiberaceae come la curcuma e lo zenzero.

Il cardamomo cresce tra gli 800 e i 1500 metri di altitudine in un clima caldo e umido. Le sue radici crescono esternamente ed è qui che, a loro volta, crescono i semi di cardamomo.

Una volta raccolti, i semi di cardamomo vengono seccati al sole o in stanze calde.

Si presentano sotto forma di piccoli baccelli ovali di circa 1 cm di lunghezza, di colore verde pallido. Sono costituiti da tre alveoli interni che contengono dei piccoli semini neri. Sono proprio questi semini che racchiudono il potenziale aromatico più grande di questa spezia.

Esistono anche il cardamomo bianco e il cardamomo nero, leggermente amaro e con un sentore di menta.


Un po' di storia


Il cardamomo è utilizzato da sempre in India e in Pakistan come mezzo di comunicazione con gli dèi. Allo stesso modo, viene offerto per purificare i pasti.

Il cardamomo ha anche molte virtù medicinali e alcuni trattati antichi di medicina fanno risalire l'utilizzo di questa spezia a diversi secoli prima di Cristo. Inoltre, alcuni trattati testimoniano l'impiego di questa spezia in preparazioni destinate alla cura di irritazioni alla gola.

I romani avrebbero utilizzato la spezia per le sue qualità digestive, calmanti e antisettiche.

Nel Medioevo, durante le crociate, il cardamomo arrivò in Europa e aromatizzava i piatti e rinfrescava l'alito.



Spazio cucina


semi del cardamomo sono molto aromatici. Il loro sapore floreale e di limone ricorda l'odore dell'eucalipto. Il suo gusto è fresco e avvolgente allo stesso tempo, ed esalta i piatti a base di riso, i dolci e le bevande calde.

Il cardamomo si utilizza sotto forma di baccelli o polvere. E' consigliato adoperare i baccelli poiché i semi, chiusi nella capsula, conservano il loro aroma più a lungo.

Per un buon utilizzo del cardamomo, rompete i baccelli per recuperare i semini neri. Macinate i semini con pestello e mortaio o schiacciateli con la parte piatta di un coltello.


E altrove

Il cardamomo è indissociabile dalla cucina indiana dove entra a far parte della composizione di miscugli di spezie e della preparazione di dolci. Allo stesso modo, aromatizza il tè.

Nel Medio Oriente, il cardamomo è utilizzato per il caffè.

In Scandinavia, questa spezia esalta il sapore delle marinate, del vino brulé e delle preparazioni a base di carne. Fa parte anche degli ingredienti per preparare l'Acquavite.



 
Top
view post Posted on 18/1/2013, 20:08     +1   -1
Avatar

Senior Member

Group:
Ninfea
Posts:
14,256
Reputation:
+11
Location:
romagna

Status:


Coriandolo






Il coriandolo (coriandrum sativum) è una piccola pianta che assomiglia al cerfoglio.

Bisogna fare attenzione e coglierla quando è molto verde; infatti, quando le foglie cominciano a diventare bianche, prende un gusto cattivo.

Coriandrum è una parola latina citata nelle opere di Plinio, che ha le sue radici nella parola greca corys (cimice) seguita dal suffisso -ander (somigliante), in riferimento alla supposta somiglianza dell'odore emanato spremendo o sfregando le foglie.


Un po' di storia

Sono state ritrovate tracce dell'utilizzo del coriandolo che risalgono a più di 7000 anni prima di Cristo.

Il coriandolo proviene dall'Oriente, e trovò impiego fin nell'antichità come pianta aromatica e medicinale; in alcune tombe egizie viene raffigurato come offerta e i Greci e i Romani lo utilizzavano moltissimo in cucina. Dai semi rivestiti di zucchero prendono nome i coriandoli di Carnevale.

Gli spagnoli l'hanno introdotto nelle Americhe, ed è per questo che è molto utilizzato nella cucina messicana.

Come molte altre spezie, gli sono state conferite virtù afrodisiache e, nel Medioevo, veniva impiegato per preparare filtri d'amore.




Spazio cucina

Utilizziamo quattro parti del coriandolo: le foglie, il gambo, i semi e le radici.

Le foglie sono destinate a insaporire vari piatti (numerosi piatti indiani sono serviti con foglie di coriandolo tritate), fanno parte di miscele di spezie e dei chutney.

Il gambo dei germogli giovani è impiegato come l'erba cipollina, tagliato e cosparso sull'insalata o sulle varie ricette.

I semi del coriandolo trovano impiego come aromi per salse, sughi o marinate. Li troviamo in polvere nella composizione di numerose miscele di spezie un po' dappertutto in Asia, ma anche nella composizione di alcuni liquori a base di piante.
Generalmente, i semi in polvere sono adatti alle cotture brevi, mentre i semi interi alle cotture lunghe e alle marinate.

Le radici sono utilizzate specialmente in Tailandia, dove vengono pestate con aglio, pepe e altre spezie per preparare sughi o condimenti.




E altrove

In Vietnam, fa parte della miscela di erbe impiegata per la fonduta vietnamita. Ogni tanto, lo troviamo nel pho, il piatto nazionale.

In Messico, il coriandolo è nella polvere del chili, a volte nel guacamole o nella salsa da gustare con i nachos.

Più vicino a noi, in Portogallo, zuppe e brodi vengono spesso aromatizzati utilizzando questa spezia aromatica.




Curry





Parlare di curry non significa propriamente parlare di una spezia, ma di un miscuglio di spezie tipico della cucina indiana.
In India, infatti, non si parla di curry, ma di "massala", che significa "miscuglio".
Esistono tanti miscugli quante sono le regioni in India, o addirittura le famiglie. I miscugli di spezie vengono fatti in base alla disponibilità delle spezie e al loro costo; le famiglie più povere, per esempio, non possono permettersi spezie troppo care o rare.

Il colore giallo del curry in polvere, altamente simbolico, è dato dallo zafferano o dalla curcuma.

Oltre al curry in polvere, esiste anche la foglia di curry, che proviene da un arbusto ed è utilizzata nella composizione di alcuni miscugli che hanno preso il suo nome per caso.




Un po' di storia

Il curry è un miscuglio di numerose spezie, che vengono macinate utilizzando il mortaio prima di essere leggermente tostate a. Il risultato: una polvere secca pronta per l'uso.

Allo stesso modo, si può trovare o preparare una pasta di curry con ingredienti freschi.

L'utilizzo del curry in India risale a tempi lontani nella storia. La colonizzazione britannica esporterà il suo impiego nel mondo.


Spazio cucina

Il curry può essere più o meno piccante, ma sempre molto aromatico. Il suo sapore varia a seconda di ciò che dobbiamo condire: un piatto di verdure, di pesce o di carne.

In un curry è possibile avere più di una ventina di spezie. Quelle che troviamo più frequentemente sono lo zenzero, l'aglio, la cipolla, il coriandolo, il cardamomo, i chiodi di garofano, il pepe, il peperoncino e la curcuma. A volte, sono presenti anche il finocchietto, la cannella, la senape in grani o il cumino.



E altrove

Per quanto riguarda la pasta di curry, molto usata invece nella cucina tailandese, esistono principalmente 3 tipi:
- curry verde, molto forte
- curry giallo, mediamente forte
- curry rosso, molto aromatico e mediamente forte

A volte, le ricette a base di pasta di curry sono preparate con il latte di cocco, che addolcisce il sapore spesso piccante delle spezie.


 
Top
view post Posted on 3/5/2013, 19:42     +1   -1
Avatar

Senior Member

Group:
Ninfea
Posts:
14,256
Reputation:
+11
Location:
romagna

Status:


Aglio



Si trova tutto l'anno ma l'aglio fresco di ha dalla metà di giugno fino alla metà di agosto. Contiene un olio essenziale, oligoelementi, sali minerali, vitamina A, B1,B2, PP e C. E' uno dei più potenti battericidi naturali, è espettorante, antisettico, e ipotensivo; stimola il cuore, facilita la circolazione e depura il sangue. Viene usato per cucinare o come infuso per curare dolore reumatici, bronchiti, influenza o pressione alta. E' sconsigliato a chi soffre di pressione bassa, irritazioni all'intestino, ai malati di fegato e alle gestanti. Soprattutto nella cucina mediterranea, l'aglio rappresenta la spezia più conosciuta ed è un ingrediente indispensabile. Viene usato negli arrosti di carne o su piatti di pesce, per il pesto alla genovese e per l'abbacchio; nelle verdure saltate o in altre ricette serve solo a dare sapore all'olio e poi si elimina, in questo modo è più digeribile. Lo spicchio di aglio va sbucciato e inciso per la lunghezza per togliere il germoglio verde che provoca cattivo odore e indigeribilità. L'aglio è anche molto indicato per profumare un'insalata: sbucciate uno o più spicchi, schiacciateli e metteteli a macerare nell'olio che userete per condire l'insalata.

Alloro



conosciuto già dai tempi dell'imperatore Tiberio che lo portava come corona durante i temporali perché si diceva che allontanava i fulmini. Dell'alloro vengono usate le foglie che si raccolgono tutto l'anno e queste più sono giovani e più hanno principi attivi. L'alloro è ricco di olio essenziale che è impiegato per le distorsioni o i dolori reumatici; è stimolante, diuretico, stomachico, espettorante e antipiretico. Un infuso di alloro aiuta la digestione e combatte i dolori di stomaco, l'inappetenza e l'influenza. In cucina viene usato soprattutto per aromatizzare zuppe, selvaggina, brasati, stufati, pesci e castagne lessi e olive marinate.

Aneto



contiene un olio essenziale che agevola la digestione; è diuretico, antispasmodico e vermifugo. Una tisana di aneto calma il vomito e il singhiozzo, quindi è l'ideale per le coliche dei bambini; mentre una tisana con la radice di aneto è ideale contro l'influenza. E' una spezia simile al finocchio ma con un odore più pungente. In cucina è usato nelle insalate, agnello e pesci grassi.

Anice



è stomachico, aiuta quindi la digestione ed è consigliato alle donne che allattano perché favorisce la secrezione lattea. Non si deve prendere a grandi dosi perché la sua essenza è tossica. Si usa in cucina per aromatizzare i piatti, per fare infusi e per dare sapore a creme, dolci e frullati.


 
Top
view post Posted on 9/5/2013, 16:42     +1   -1
Avatar

Senior Member

Group:
Ninfea
Posts:
14,256
Reputation:
+11
Location:
romagna

Status:


CANNELLA




La cannella, cinnamomum zeylanicum, è la corteccia di un piccolo albero a foglie persistenti della famiglia delle Lauraceae, come l'alloro, ed è originaria del Ceylon, attuale Sri Lanka.

La cannella è un piccolo albero sempreverde alto circa 10-15 metri che cresce nelle regioni tropicali. Le sue foglie sono verdi e oblunghe, i suoi fiori bianchi e i suoi frutti neri.
La corteccia viene raccolta durante la stagione delle piogge perché contiene più linfa. Seccando, la corteccia si arrotola su se stessa e forma dei bastoncini lunghi 8-10 cm. Gran parte della produzione è destinata alla fabbricazione di essenza di cannella, il resto viene impiegato come spezia in cucina.

Un po' di storia


La cannella vanta una storia millenaria: era già citata nella Bibbia, nel libro dell'Esodo, era usata dagli antichi Egizi per le imbalsamazioni e citata anche nel mondo greco e latino. Alcune tracce trovate in templi egizi provano l'utilizzo della cannella negli unguenti impiegati per imbalsamare i corpi nel III secolo a.C.
Nell'antichità, la cannella veniva utilizzata non solo come aroma, ma anche come ingrediente per profumi, creme e rimedi naturali. Si dice infatti che la cannella abbia virtù stimolanti, stringenti e antisettiche.

Durante il Medioevo, la cannella è stata utilizzata moltissimo; all'epoca, le spezie erano un simbolo sociale, elitario. La cannella veniva impiegata per aromatizzare il vino d'Hypocras, vino rosso molto speziato.



Gli usi


La cannella è migliore quando è giovane. Non è difficile riconoscerla in quanto il suo colore tende al nocciola. Se il colore della cannella è piuttosto scuro significa che la spezia è stata raccolta già da un po' di tempo. Il sapore della cannella è caldo e avvolgente, il suo aroma molto pronunciato.
E' meglio comprare la cannella in bastoncini, perché la cannella in polvere perde rapidamente le sue qualità sensoriali. In ogni caso, la corteccia va conservata in barattoli di vetro ben chiusi e lontani da fonti di calore, altrimenti perde il suo aroma.
In Europa, la cannella è principalmente utilizzata per aromatizzare i dolci. Viene spesso utilizzata con la mela cotta, ma è perfetta per dare sapore anche a creme, a dolci a base di semola, al pane, alle spezie e alle torte. Inoltre, è un ingrediente essenziale per il vin brulé, al quale la cannella presta il suo dolce calore.
In Marocco, la pastilla, una sorta di tortino di carne, viene aromatizzato con la cannella e decorato con polvere di cannella. Allo stesso modo, le arance vengono spesso preparate con un po' di cannella.
In Asia, e più in particolare in India, la cannella rientra nella composizione di molti piatti salati a base di curry, carne, riso e verdure.
E' anche un ingrediente importante per il Garam Massala, miscuglio di spezie tipico dell'India del nord.
 
Top
7 replies since 7/8/2010, 17:16   48 views
  Share