Sempre più suicidi

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elly_star
view post Posted on 8/5/2012, 00:05     +1   -1




Ultimamente i casi di suicidi stanno aumentando vertiginosamente. Ci stanno mettendo in ginocchio. Ecco qui alcuni dei casi più recenti.

Bologna, un altro imprenditore si impicca
Aveva delle pendenze con Equitalia
Ha lasciato un biglietto ai familiari, poi si è tolto la vita nel retro del suo negozio di casalinghi

19:52 - Un commerciante bolognese di articoli casalinghi si è tolto la vita impiccandosi all'interno del suo negozio, nella periferia del capoluogo emiliano. L'uomo, secondo quanto emerge dai primi accertamenti della polizia, aveva pendenze con Equitalia. Nel retrobottega è stato trovato un biglietto di scuse ai famigliari. Prima di suicidarsi, il 48enne aveva parlato dei sui problemi economici con alcune persone.
"In questo momento non è possibile formulare nessuna ipotesi sui motivi del gesto", ha detto il Procuratore aggiunto Valter Giovannini, portavoce della Procura. In mattinata una volante era intervenuta per una lite condominiale di cui il commerciante 48enne era stato protagonista: all'origine del bisticcio il fatto che l'uomo non aveva pagato una rata del condominio. Durante la lite con i condomini avrebbe detto che non riusciva a saldare il debito perché gli era arrivata una cartella esattoriale di Equitalia da 20mila euro.

Confcommercio: "Fermare l'escalation della disperazione"

"Si evitino polemiche e strumentalizzazioni, ma questi episodi così drammatici sono il segno di quanto la recessione stia mettendo in ginocchio le imprese, soprattutto quelle che vivono di domanda interna. Episodi che testimoniano la disperazione di quegli imprenditori che non riescono più a vedere una prospettiva diversa rispetto a quella della chiusura della propria attività. Ed è altrettanto evidente che questi suicidi ci interrogano sulla necessità di dare risposte concrete e tempestive per contrastare la stretta creditizia, velocizzare il pagamento dei crediti nei confronti delle pubbliche amministrazioni e ridurre la pressione fiscale": questo il commento del Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, al suicidio di Bologna.

Tratto da TGCOM

Crisi, agente immobiliare suicida a Vicenza
L'uomo si è impiccato a una giostra per bambini in un parco cittadino. Secondo quanto emerso stava attraversando un difficile momento economico e psicologico

11:16 - Ancora una vittima della crisi economica. Il proprietario di una agenzia immobiliare di Vicenza si è suicidato impiccandosi in un parco nel centro città. Il corpo è stato visto da un passante che ha avvertito la polizia. L'uomo stava attraversando un periodo di difficoltà finanziarie. Il parco è poco lontano da una scuola elementare, ma gli alunni sono stati subito trasferiti in aule sul retro.
Il titolare dell'agenzia immobiliare è stato trovato impiccato a una giostra per bimbi in un parco cittadino. A segnalare la presenza del cadavere al 113 alcuni genitori che stavano accompagnando alla scuola materna i figli.

Sul posto sono intervenute alcune volanti e la polizia locale che hanno bloccato gli accessi all'area verde in attesa del nullaosta per la rimozione del corpo.

Il questore Angelo Sanna ha mandato nella scuola materna personale della sezione minori al fine di coadiuvare l'intervento del personale scolastico a sostegno dei bimbi che potrebbero aver visto la tragica scena.

Accertamenti sono in corso per ricostruire gli ultimi giorni dell'agente immobiliare. Sul posto non sono stati trovati biglietti o altri elementi che possano essere utili a spiegare le possibili ragioni del gesto.

Tratto da TGCOM

Lecco, un imprenditore tenta di suicidarsi
Lo salva in extremis la figlia quindicenne
Ha visto il padre mentre stava per impiccarsi in giardino. L'uomo era disperato per i debiti

11:27 - Un imprenditore di Calolziocorte, nel Lecchese, ha tentato di impiccarsi in giardino per problemi economici. A salvarlo è stata la figlia, di 15 anni, che ha visto il padre nel momento in cui si stava per impiccare e lo ha tenuto sollevato fino all'arrivo della madre. L'uomo, 40 anni, è ricoverato in ospedale. Per i medici non è in pericolo. Il 40enne era disperato per i debiti e per alcune cartelle esattoriali.
Franco Di Marco, questo il nome dell'imprenditore, era schiacciato dai debiti e temeva di non poter garantire alla sua famiglia un futuro sereno. Così, il 44enne ha preso la tragica decisione, tentando di impiccarsi nel pomeriggio di ieri nella sua casa, in via Cavour 59.

La figlia però ha visto il padre che stava per impiccarsi e si è precipitata per salvarlo. Lo ha sostenuto, lo ha tenuto sollevato, e ha cominciato a chiamare, disperata, la mamma. La donna è accorsa ed è riuscita a evitare la tragica morte del marito, ora ricoverato all'ospedale "Alessandro Manzoni" di Lecco.

Tratto da TGCOM
 
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view post Posted on 8/5/2012, 01:11     +1   -1
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si fermeranno prima loro e finiremo tutti impiccati????
 
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elly_star
view post Posted on 8/5/2012, 08:52     +1   -1




Credo proprio che non si fermeranno fino a quando avendoci messo in ginocchio pressochè tutti ci ammazzeremo a vicenda. Vogliono la riduzione della popolazione mondiale, l'avranno, ma non pensino di passarla liscia solo perchè si sentono "onnipotenti" nel sapere e facendo rimanere "ignoranti" e nel terrore tutti noi! Prima o poi la bilancia della giustizia farà equilibrio.

Guarda navigando cosa ho trovato Taide, dici che possiamo farci un pensierino? :rolleyes:

Suicidi in aumento: dieci buoni motivi per sopravvivere alla crisi

05 apr 2012 — Giuditta Avellina

Con le difficoltà economica, aumenta il numero di chi, tra imprenditori e disoccupati, decide di farla finita. GQ ha chiesto allo psicologo trevigiano Roberto Gislon come si può vivere, più o meno bene, anche da "falliti"

Imprenditori che si suicidano, disoccupati stretti nella morsa della crisi che decidono di farla finita.Tra il 2008 ed il 2010, comesegnala la CGIA di Mestre, i suicidi per motivi economici sono aumentati del 24,6%, mentre i tentativi di suicidio, sempre legati alle difficoltà economiche, sono cresciuti leggermente meno: + 20%. Ma c'è vita oltre il crollo economico? Si può vivere da "falliti"? GQ.com ha intervistato lo psicologo Roberto Gislon -esperto di psicooncologia trevigiano e già relatore in prestigiosi panel, quali quello organizzato dalla CNA di Montebelluna, in cui ha affrontato il rapporto tra suicidio e crisi economica- ci ha suggerito un decalogo per sopravvivere alla crisi.

1. ABBANDONARE L'IDEA DI ONNIPOTENZA
La nostra società sovrappone il successo personale a quello economico: chi riesce nella professione è una persona per bene, chi non riesce è un incapace e un fannullone. Ammettere le sconfitte, la disoccupazione, la crisi è una salvezza, perché ti rimette in una dimensione reale. L'uomo moderno pensa di essere eterno: rifiuta la malattia, il licenziamento, la noia, l'attesa, la solitudine. Non siamo onnipotenti, ci illudiamo di esserlo: è questo che genera delusioni incombenti pronte ad aggredirci, questo ci porta al gesto estremo.

2. STARE INSIEME
Il suicidio è la fuga estrema, la negazione della speranza. Avere speranza non è la certezza matematica che le cose funzionino per conto loro. Ma è il diritto di sentirsi adeguati quando dalla crisi si è provato a uscire e semplicemente, al momento, non vi si è riusciti. Se la soluzione non la trovo ora, posso accettare questo dato di fatto o arrendermi. E quando ci si arrende, quando si smette di cercare la speranza, si perde. Perché si perde il bello di sperimentare la vita, in bene o in male. Quella vita che si può sperimentare solo stando insieme, vivendo in mezzo agli altri, non estraniandoci dal mondo.

3. GUARDARE AL PASSATO MA VIVERE NEL PRESENTE
Nella nostra società è il benessere economico a contare. A volte bisognerebbe solo guardare indietro per trovare riparo e consolazione: i nostri genitori e i nostri nonni sono quelli che hanno fatto la guerra con le armi, noi stiamo facendo guerra con i nostri pensieri. Eppure oggi ci sono più suicidi che allora. Tutto questo perché si pensa che mancando i soldi, automaticamente si perdono l'onore e il successo personale: dovremmo imparare dalle generazioni precedenti che onore e soldi non hanno alcuna connessione. Il grande conto in banca non garantisce un onore integro. Men che meno un'assicurazione sulla felicità.

4. ACCORCIARE LE DISTANZE
Stiamo insieme, viviamo in mezzo agli altri. Il bene è collettivo, non personale e il suicidio è una soluzione personale che non serve a noi stessi e che danneggia il prossimo.Nonostante ci sia un grande stato sociale che sostiene il cittadino, le distanze tra gli individui sono aumentate esponenzialmente. Basti pensare che, specie nei grandi centri, i vicini di casa sono dei perfetti sconosciuti. L'alternativa alla crisi è osare il contatto con chi più ci va a genio, senza paure nè inibizioni. Mai pensato che dedicare del tempo alo prossimo potrebbe sorprenderci?

5. DISTINGUERE TRA TERAPIA E CURA
Esistono grandissimi terapeuti in grado di ristabilire condizioni di salute precedenti alla patologia. Ma non è l'unico rimedio alla crisi. Un'attenzione alla cura, intesa come sostegno totale alla persona, andrebbe ripristinato. La quantità di stress cui siamo sottoposti va combattuta con il dialogo, non pensando subito a un terapeuta. La cura è chiedere a chi ci sta vicino un regalo prezioso: del tempo da dedicarci, una parola che allevi la delusione, un abbraccio, un sorriso come cura alternativa al male di vivere.

6. IL BENESSERE NON È POSSESSO
Il benessere non è possesso, non sono frigoriferi. Confondiamo il benessere con le comodità, ed è qui che succedono i disastri. Dovremmo agire a monte, pensare alle comodità che ci vengono dal lavoro quotidiano non come a un componente dovuta, immancabile e universale, ma come un valore aggiunto al benessere. Stare bene non dipende da "cose", dipende dal coraggio che abbiamo di vivere bene con e senza queste "cose". Basti pensare ai nostri nonni: avevano un abito per i giorni lavorativi e uno per la festa. E vivevano la guerra. Con grandi sacrifici, ma sono sopravvissuti.

7. NON COMPETERE SEMPRE
Eliminare la competizione sterile. Non è un voto o un lavoro migliore a determinare la dignità della persona. In tempi di crisi, cercare un amico significa confrontarsi non sminuirsi, accettare che da una condizione diametralmente opposta -io lavoro tu no, io sono felice tu no -è arricchimento per entrambi: per l'uno perché nella crisi non è solo, per l'altro perché ha un successo da condividere con qualcuno. Che senso ha trionfare per sé stesso, abbarbicato nella propria torre di avorio?

8. RECUPERARE I VALORI
I valori sono dati per scontati, è questa una delle cause del suicidio: la mancanza di valori sedimenta in noi, ci si convince di essere vuoti e senza un senso e si arriva a gesti estremi. Siamo umani e complessi, il vuoto è proprio l'antitesi alla nostra essenza, questo andrebbe capito quando si pensa di farla finita.

9. PRENDERSI DEL TEMPO
Il tempo è il nostro esclusivo beneficio, è l'unico vero grande regalo che tutti noi riceviamo dalla nascita. Se il tempo diventa corsa ossessiva al mito sociale, smette di essere nostro e diventa della società. La soluzione è staccare con ciò che ci fa star male e inseguire ciò che ci fa star bene, non esistono valori universali che determinino ciò che è giusto e ciò che è universalmente sbagliato. L'esempio da seguire sono i nostri bambini: rispettano "il dovere" di obbedire all'autorità dei genitori, ma hanno anche il diritto sforntato di soddisfare il proprio piacere, quello che viene da un giocattolo nuovo, da un gioco divertente e che li faccia sorridere.

10. DISTINGUERE IL "BENE" DAL "MI FA BENE"
Per combattere la crisi, più che distinguere tra ciò che è lecito, ciò che è bene e ciò che è male, sarebbe importante valutare ciò che "mi fa bene" e ciò che "mi fa male". E questo è valido universalmente, per giovani e meno giovani: non esistono età in cui si impara ed età in cui si insegna, non si smette mai di apprendere ciò che ci fa bene, ciò che ci rende felici. La decadenza si combatte stupendosi ogni giorno di ciò che ci accade, in bene o in male. Affrontare la situazione attuale - che ammetto, non è semplice - trovandone il buono insito, non cercare di cambiarla.

tratto da GQ.com
 
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AKASHA27
view post Posted on 8/5/2012, 09:12     +1   -1




Io dico solo una cosa,riprendendo un discorso che ho avuto anche se un altro forum...

Come diceva Jefferson:"Non sono i popoli a dover aver paura dei propri governi, ma i governi che devono aver paura dei propri popoli."
E c'è gente che lotta per far cambiare le cose.Ma,nonostante questo,le persone si uccidono e non perché abbiano timore.L'unica verità è che l'uomo al potere non è più un uomo ma un tiranno.E questo è davvero più spaventoso di qualunque crisi ci sia in un paese.
 
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elly_star
view post Posted on 8/5/2012, 09:23     +1   -1




L'unico modo che ha l'uomo di salvarsi è acquisire consapevolezza, liberarsi di tutte le "tossine nocive" che impediscano il suo risveglio, togliere dunque tutti gli schemi che "il male" ci ha portato ad assorbire o perchè inculcatoci nelle nostre famiglie o assorbiti da tutte altre situazioni e realtà.
Dici bene Akasha c'è gente che lotta per fare cambiare le cose, ma sono ostacolati, vogliono farci credere che il male sia più potente del bene e allontanarci dalla fonte assoluta di bene, invece è solo riavvicinadoci a quella fonte che possiamo finalmente comprendere in tutto il nostro essere che il bene trionfa sempre sul male, sempre.
La macchia nera nel potere esiste da millenni e noi "uomini" continuamo a non capire nulla ancora oggi. Non c'è da temere alcuna morte, c'è solo da riscoprire chi siamo e diventare veri padroni delle nostre vite.
Perciò troviamo tempo da dedicare a noi stessi, meditiamo, dobbiamo liberarci da tutta la spazzatura di cui ci hanno riempito e non possiamo farlo all'esterno ma solo dentro di noi.
Purtroppo il tempo non è così tanto quanto sembra.
 
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view post Posted on 12/5/2012, 18:14     +1   -1
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CITAZIONE
Credo proprio che non si fermeranno fino a quando avendoci messo in ginocchio pressochè tutti ci ammazzeremo a vicenda. Vogliono la riduzione della popolazione mondiale, l'avranno, ma non pensino di passarla liscia solo perchè si sentono "onnipotenti" nel sapere e facendo rimanere "ignoranti" e nel terrore tutti noi! Prima o poi la bilancia della giustizia farà equilibrio.

perchè loro non fanno parte della popolazione mondiale??
allora anche qualcuno di loro dovrà tirare le cuoia..
Non è cosi semplice, anche se riusciranno a ridurre la popolazione non resterà nulla nemmeno per loro.
loro non sanno produrre, sanno solo comandare,
si ritroveranno a crepare cercando di mangiarsi le loro parole!!

CITAZIONE
Guarda navigando cosa ho trovato Taide, dici che possiamo farci un pensierino? :rolleyes:

Cosa ne penso?
Non dovrebbero essere solo motivi per sopravvivere alla crisi,
ma un vivere normale fra di noi con noi, senza contrasti senza pazzie...
ma... è possibile???
io vorrei sperare di si...
ma a volte non riesco non vederci nero!!
 
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elly_star
view post Posted on 13/5/2012, 22:54     +1   -1




CITAZIONE
ma... è possibile???
io vorrei sperare di si...
ma a volte non riesco non vederci nero!!

Sarà possibile quando le persone cambieranno e capiranno che non devono occuparsi solo della propria coscienza ma della coscienza collettiva.
 
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view post Posted on 14/5/2012, 22:42     +1   -1
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Sono in molto a dirlo, ma poi quando si deve agire dove spariscono tutti?
 
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elly_star
view post Posted on 14/5/2012, 23:12     +1   -1




A me piace tantissimo questa frase:

"Se un uomo non è disposto a correre qualche rischio per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla o non vale niente lui".

 
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elly_star
view post Posted on 16/5/2012, 20:51     +1   -1




Catania, manovale senza lavoro si impicca: poco dopo la telefonata per offrirgli un impiego
La moglie in lacrime: "Dovevate chiamare prima". A Imperia si spara il dirigente di una coop

16:42 - Due nuovi casi di suicidi legati alla crisi. A perdere la speranza il dirigente di una coop a Imperia che si è tolto la vita con un colpo di pistola nella serata di ieri. Nel catanese, invece, si impicca un manovale senza lavoro da sei mesi. Poco dopo, a casa sua, arriva una telefonata per offrirgli un impiego. La moglie in lacrime: "Perché non avete chiamato prima?"

Si chiamava Salvatore Bua, 53 anni, ed era un manovale disoccupato da sei mesi. Sposato e con tre figli, da tempo l'uomo viveva in un profondo stato di depressione legato al fatto di non riuscire a trovare un lavoro. Per questo si è suicidato nella sua abitazione a Gravina di Catania. A trovarlo, impiccato a una trave con un laccio e' stata la moglie al risveglio. La tragedia e' avvenuta ieri ma la notizia si e' appresa soltanto oggi. A rendere la vicenda ancora più desolante la telefonata ricevuta poco dopo dalla donna, in cui si offriva per il marito un impiego in un cantiere edile. "Perché non avete chiamato prima?" ha risposto la donna tra le lacrime.

In provincia di Imperia è il direttore generale della Cooperativa Azzurra di San Bartolomeo al mare, Sandro Rosso, 53 anni, a decidere di farla finita sparandosi un colpo di pistola alla testa. E' successo nella tarda serata di ieri. Gli investigatori stanno verificando se l'uomo avesse dei debiti. Prima di uccidersi l'uomo ha lasciato due biglietti. In uno chiedeva scusa scusa alla moglie e alle due figlie. Nell'altro ha motivato il gesto diecendo di non riuscire a sopportare il calo produttivo dovuto alla crisi. Secondo la prima ricostruzione l'uomo si sarebbe tolto la vita in auto. La cooperativa per cui lavorava si occupava di forniture per la ristorazione.

tratto da tgcom
 
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elly_star
view post Posted on 21/5/2012, 18:31     +1   -1




Brescia, getta i figli da balcone e si uccide
Il folle gesto di un 41enne dopo una lite con la moglie forse per motivi economici. Da tempo l'uomo era depresso perché senza lavoro. Il figlio aveva 4 anni mentre la bimba 14 mesi

14:34 - Un 41enne ha gettato il figlio di 4 anni e la bambina di 14 mesi dal balcone del suo appartamento al settimo piano di un palazzo di Brescia. Poi si è lanciato anch'egli nel vuoto finendo sulle auto parcheggiate nel giardino interno dell'abitazione. Il folle gesto dopo un litigio con la moglie per problemi economici.
Marco Turrini è deceduto sul colpo mentre i bambini sono morti all'ospedale Civile di Brescia. Il raptus è avvenuto dopo una lite con la moglie infermiera per motivi finanziari. La gente del posto parla dell'uomo come di uno sportivo che amava giocare a tennis.

Il 41enne era depresso per motivi economici. Il particolare emergerebbe dai primi accertamenti della polizia che hanno ascoltato la moglie, in stato di grave shock all'ospedale. Parenti e vicini di casa hanno detto che da circa un anno l'uomo, pubblicitario, era rimasto a casa dal lavoro, e che era da tempo in sofferenza per depressione anche se non risulta che fosse in cura presso le autorità sanitarie.

"Dai , metti giù la bambina"
"Se volevi spaventarmi ci sei riuscito, ma adesso dai metti giù la bambina". Sono queste le ultime parole dette da Elena Morè al marito prima del raptus. Secondo la ricostruzione degli investigatori, durante una discussione peraltro non particolarmente accesa, Turrini improvvisamente ha aperto la finestra del soggiorno, dove c'erano anche i due bambini già vestiti.

Senza proferire alcuna minaccia ha preso la bimba in braccio davanti alla finestra, di fronte alla moglie che neanche per un attimo ha pensato che potesse fare sul serio. Poi improvvisamente la follia: l'uomo ha gettato prima la figlia più piccola e in rapida successione ha preso anche il maschietto e lo ha gettato giù dal settimo piano.

Elena Morè è rimasta impietrita per alcuni secondi, poi è corsa fuori casa per chiedere soccorso, ma è stata inseguita dal marito che al piano di sotto, su un pianerottolo, ha aperto un'altra finestra e ha cercato di gettarla nel vuoto. Infine quando ha visto giungere i primi vicini di casa ha lasciato andare la donna e si è buttato.

tratto da tgcom
 
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elly_star
view post Posted on 11/6/2012, 21:54     +1   -1




Crisi, ristoratore si suicida
In una lettera scrive: motivi economici

15:24 - Il proprietario di un ristorante di Chianciano Terme si è sparato un colpo di pistola alla testa nel suo locale. Prima di suicidarsi l'uomo ha scritto una lettera alla moglie nella quale spiega di aver deciso di togliersi la vita per "motivi di natura economica". L'uomo, 53 anni, ha figli maggiorenni. L'arma usata risulta regolarmente detenuta. Per chiarire la dinamica sul posto è arrivata la polizia del commissariato di Chiusi-Chianciano.

Tratto da tgcom
 
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view post Posted on 14/6/2012, 21:33     +1   -1
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e la lista continua...
ma non sarebbe meglio uccidere qualcun'altro invece di se stessi? :(
 
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12 replies since 8/5/2012, 00:01   77 views
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