La donna del collezionista-, Noah Charney

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view post Posted on 3/6/2012, 11:40     +1   -1
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La donna del collezionista


Nel mondo dell'arte non mancano certo crimini e intrighi, ma un vero proprio sottogenere artistico nel giallo,
in effetti, non esiste: forse perché si tratta di una realtà complicata, per riferire della quale si richiedono,
accanto a quelle del normale narratore di mystery, delle competenze molto specifiche.
Noah Charney, inglese (anche se credo che pubblichi negli USA) e non ancora trentenne,
sembra proprio sapere della materia tutto quanto c'è da sapere e il suo romanzo d'esordio merita assolutamente una segnalazione.
Dunque, da una chiesa di Trastevere sparisce una pala d'altare del Caravaggio.
Contemporaneamente, dal caveau di un fondazione di Parigi viene trafugato uno dei capolavori suprematisti di Kazimir Malevič,
un'opera dello stesso autore prende il volo dalla Modern Art Gallery di Londra,
dove è arrivata subito dopo essere stata acquistata a un'asta di Christie per sei milioni di sterline e rotti
e un terzo quadro della stessa scuola, sia pure anonimo, uscito dalla stessa asta subisce la stessa sorte.
Il problema per noi, naturalmente, è quello di cosa c'entri il Caravaggio, ma le vittime dei vari furti non hanno la nostra visione d'insieme
e le indagini vengono svolte separatamente da tre coppie di investigatori alquanto pittoreschi:
un eccentrico perito assicurativo inglese, che intrattiene una relazione con una abilissima ladra d'arte,
che ha fatto uscire in libertà vigilata da un carcere italiano appunto per farsi assistere (e per andarci a letto),
un tipico funzionario di Scotland Yard, che d'arte non capisce niente ma di furti d'arte tutto,
a patto che lo si lasci discutere i vari casi con la moglie davanti alla classica tazza di tè
e un commissario parigino gourmet, che discute via via gli sviluppi dell'indagine con un compagno di gozzoviglie
di fronte ai più mirabolanti manicaretti che i ristoranti della gaia città possano offrire.
E anche se ciascuna delle coppie, all'inizio, fatica un po' a trovare il bandolo (o almeno sembra),
i risultati della tripla indagine saranno, a dir poco, strepitosi.
È quella degli investigatori pittoreschi una concessione ai canoni del giallo tradizionale e può essere vista,
in un certo senso, come un portato dell'inesperienza dell'autore, ma l'intrigo è assolutamente contemporaneo e fila via che è un piacere.
Tra tentativi di recupero, richieste di riscatto, colpi di scena vari e una descrizione piuttosto corrosiva
di quel che succede dietro le quinte, emerge tutta la paranoia di un mondo
in cui i criteri di giudizio tendono a essere pericolosamente arbitrari e il valore di scambio,
ormai giunto a livelli fuori dal mondo è del tutto indipendente dal valore d'uso.
E visto che la scrittura è frizzante, l'ambientazione spiritosa e i personaggi simpatici (investigatori a parte) il divertimento è assicurato.
Quanto ai rapporti tra il Caravaggio e Kazimir Malevič, naturalmente, bisogna aspettare l'ultima pagina o quasi. Ma siamo in un giallo, no?

(recensione di Carlo Oliva)



La recensione di Carlo Oliva è perfetta!
Ha descritto in maniera condensata (ma efficace),
tutto ciò che il libro offre.
Di mio aggiungo che i quadri che vengono descritti all'interno,
vengono fatti in un modo così coinvolgente,
che anche ad una profana in materia (qual son io)
viene la curiosità di andarli a vedere,
se non dal vivo,almeno on line.
Se riesco ne voglio postare qualcuno a mo' d'esempio!
:book:
 
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view post Posted on 3/6/2012, 11:56     +1   -1
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L'Annunciazione di Caravaggio

200px-Caravaggio_-_The_Annunciation

(...)Maria dava le spalle all'osservatore e, mentre Gabriele allungava la mano per toccarla,
lei si girava a guardarlo da sopra la sua spalla sinistra.
Aveva percepito la presenza dell'angelo, e tra le due figure sembrava esserci una tensione erotica.
Questo, dopo tutto, aveva senso, poichè le parole di Gabriele equivalgono all'atto sessuale,
avendo come conseguenza la gravidanza di Maria.
Il volto di lei mostrava un timido sussulto, come fosse sorpresa dall'apparizione dell'amante.
Anche buona parte della schiena alata di Gabriele era rivolta all'osservatore,
e le figure in chiaroscuro emergevano alla luce dallo sfondo nero e indistinto,
come da un mare d'inchiostro.(...)
 
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view post Posted on 6/6/2012, 09:48     +1   -1
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Ritratto dei coniugi Arnolfini

corrente_fiamminga_van_eyck_coniugi_arnolfini

(...)E' il ritratto di due persone,il signor Giovanni Arnolfini e signora.
L'uomo era un mercante italiano di tessuti che viveva a Bruges,nell'odierno Belgio.
Tiene per mano la sua palla al piede,che indossa una sontuosa veste verde con guarnizioni in pelliccia,senza alcun dubbio costosa.
Il signor Arnolfini ha l'aspetto di un fungo velenoso,ma non è colpa sua,poichè i cappelli del genere andavano di moda a quell'epoca.
La donna sembra incinta, ma non è così?Sbagliato! Di sicuro ha una bella pancia ma osservate con attenzione, ha raccolto la veste abbondante davanti a sè,
la sorregge,mettendo in mostra il tessuto,fonte di ricchezza del marito.
Inoltre l'ideale di bellezza era differente allora.(....)
Dunque la signora Arnolfini non è incinta,ma si suppone che abbia un aspetto attraente e fecondo.

Simbolismo mascherato: sul tavolo sotto alla finestra alla destra di Giovanni c'è un frutto,probabilmente un'arancia.
La frutta simboleggiava fecondità e prosperità economica.
C'è un cane ai piedi della coppia. Il cane è simbolo mascherato della fedeltà.
Come avere la certezza che non si trattasse di un matrimonio riparatore?
Nella parte superiore del quadro c'è un candelabro con una candela accesa.
Se la candela fosse spenta,la signora Arnolfini sarebbe incinta,e i due sarebbero già sposati.
Ma si stanno sposando (....)
Ora dove sono i testimoni?
C'è uno specchio rotondo convesso al centro della stanza.
Cosa si vede nel riflesso?
Due uomini. (...)
 
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view post Posted on 6/6/2012, 10:06     +1   -1
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Gli ambasciatori di Hans Holbein

300px-Hans_Holbein_the_Younger_-_The_Ambassadors_-_Google_Art_Project

(...) A prima vista, questo è un doppio ritratto che celebra un amicizia.
Ma vi si cela molto di più.
Il tavolo al centro del dipinto ha due ripiani.
Quello superiore contiene degli strumenti per la misurazione dei cieli: un astrolabio,un mappamondo celeste,
un telescopio e così via.
Il ripiano inferiore contiene strumenti terreni, sia musicali che di misurazione.
Un mappamondo terrestre, uno spartito, e cos'è quello strumento bombato? E' un liuto,già.
Quindi il quadro e diviso in celeste e terreno,Cielo e Terra.(...)
"Voglio che guardiate questa figura bianca indistinta e svolazzante sotto il tavolo,al centro,nella parte inferiore del dipinto.
Non assomiglia a un granchè vero?
Ora voglio che vi spostiate tutti verso destra,la sinistra del quadro, e teniate gli occhi fissi su quella sagoma bianca."
La figura informe si plasmò piano piano: un teschio bianco dalla foggia perfetta.
Se passate davanti al quadro e poi vi girate a guardarlo,potrete vedere il cranio.
E' un memento mori,un monito che vi ricorda che morirete, e che quindi dovete essere buoni e seguire la religione e tutto il resto.
Il passare davanti al quadro rispecchia quindi l'esistenza di una persona:all'inizio la morte non viene presa in considerazione,
ma avvicinandosi alla fine della vita, la testa della morte è proprio sulla vostra spalla e vi fissa da dietro....(...)
 
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3 replies since 3/6/2012, 11:26   75 views
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