Vorrei iniziare un topic dove raccogliere le varie canzoni di Lucio Battisti e dove poter volare sulle note della sua musica
Emozioni
Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi ritrovarsi a volare e sdraiarsi felice sopra l'erba ad ascoltare un sottile dispiacere E di notte passare con lo sguardo la collina per scoprire dove il sole va a dormire Domandarsi perche' quando cade la tristezza in fondo al cuore come la neve non fa rumore e guidare come un pazzo a fari spenti nella notte per vedere se poi e' tanto difficile morire E stringere le mani per fermare qualcosa che e' dentro me ma nella mente tua non c'e' Capire tu non puoi tu chiamale se vuoi emozioni tu chiamale se vuoi emozioni Uscir dalla brughiera di mattina dove non si vede ad un passo per ritrovar se stesso Parlar del piu' e del meno con un pescatore per ore ed ore per non sentir che dentro qualcosa muore E ricoprir di terra una piantina verde sperando possa nascere un giorno una rosa rossa E prendere a pugni un uomo solo perche' e' stato un po' scortese sapendo che quel che brucia non son le offese e chiudere gli occhi per fermare qualcosa che e' dentro me ma nella mente tua non c'e' Capire tu non puoi tu chiamale se vuoi emozioni tu chiamale se vuoi emozioni
Il carretto passava e quell'uomo gridava gelati al 21 del mese i nostri soldi erano già finiti io pensavo a mia madre e rivedevo i suoi vestiti il più bello era nero coi fiori non ancora appassiti All'uscita di scuola i ragazzi vendevano i libri io restavo a guardarli cercando il coraggio per imitarli poi sconfitto tornavo a giocar con la mente i suoi tarli e alla sera al telefono tu mi chiedevi perché non parli Che anno è che giorno è questo è il tempo di vivere con te le mie mani come vedi non tremano più e ho nell'anima in fondo all'anima cieli immensi e immenso amore e poi ancora ancora amore amor per te fiumi azzurri e colline e praterie dove corrono dolcissime le mie malinconie l'universo trova spazio dentro me ma il coraggio di vivere quello ancora non c'è I giardini di marzo si vestono di nuovi colori e le giovani donne in quei mesi vivono nuovi amori camminavi al mio fianco e ad un tratto dicesti "tu muori se mi aiuti son certa che io ne verrò fuori" ma non una parola chiarì i miei pensieri continuai a camminare lasciandoti attrice di ieri Che anno è che giorno è questo è il tempo di vivere con te le mie mani come vedi non tremano più e ho nell'anima in fondo all'anima cieli immensi e immenso amore e poi ancora ancora amore amor per te fiumi azzurri e colline e praterie dove corrono dolcissime le mie malinconie l'universo trova spazio dentro me ma il coraggio di vivere quello ancora non c'è
La nebbia che respiro ormai si dirada perché davanti a me un sole quasi bianco sale ad est La luce si diffonde ed io questo odore di funghi faccio mio seguendo il mio ricordo verso est Piccoli stivali e sopra lei una corsa in mezzo al fango e ancora lei poi le sue labbra rosa e infine noi Scusa se non parlo ancora slavo mentre lei che non capiva disse bravo e rotolammo fra sospiri e "da" Poi seduti accanto in un'osteria bevendo un brodo caldo che follia io la sentivo ancora profondamente mia Ma un ramo calpestato ed ecco che ritorno col pensiero. E ascolto te il passo tuo il tuo respiro dietro me A te che sei il mio presente a te la mia mente e come uccelli leggeri fuggon tutti i miei pensieri per lasciar solo posto al tuo viso che come un sole rosso acceso arde per me. Le foglie ancor bagnate lascian fredda la mia mano e più in là un canto di fagiano sale ad est qualcuno grida il nome mio smarrirmi in questo bosco volli io per leggere in silenzio un libro scritto ad est Le mani rosse un poco ruvide la mia bocca nell'abbraccio cercano il seno bianco e morbido tra noi Dimmi perché ridi amore mio proprio così buffo sono io la sua risposta dolce non seppi mai! L'auto che partiva e dietro lei ferma sulla strada lontano ormai lei che rincorreva inutilmente noi Un colpo di fucile ed ecco che ritorno col pensiero e ascolto te il passo tuo il tuo respiro dietro me A te che sei il mio presente a te la mia mente e come uccelli leggeri fuggon tutti i miei pensieri per lasciar solo posto al tuo viso che come un sole rosso acceso arde per me.
E se davvero tu vuoi vivere una vita luminosa e più fragrante cancella col coraggio quella supplica dagli occhi troppo spesso la saggezza è solamente la prudenza più stagnante e quasi sempre dietro la collina è il sole Ma perché tu non ti vuoi azzurra e lucente ma perché tu non vuoi spaziare con me volando contro la tradizione come un colombo intorno a un pallone frenato e con un colpo di becco bene aggiustato forato e lui giù giù giù e noi ancora ancor più su planando sopra boschi di braccia tese un sorriso che non ha né più un volto né più un'età e respirando brezze che dilagano su terre senza limiti e confini ci allontaniamo e poi ci ritroviamo più vicini e più in alto e più in là se chiudi gli occhi un istante ora figli dell'immensità Se segui la mia mente se segui la mia mente abbandoni facilmente le antiche gelosie ma non ti accorgi che è solo la paura che inquina e uccide i sentimenti le anime non hanno sesso né sono mie Non non temere tu non sarai preda dei venti ma perché non mi dai la tua mano perché potremmo correre sulla collina e fra i ciliegi veder la mattina che giorno è E dando un calcio ad un sasso residuo d'inferno e farlo rotolar giù giù giù e noi ancora ancor più su planando sopra boschi di braccia tese un sorriso che non ha né più un volto né più un'età e respirando brezze che dilagano su terre senza limiti e confini ci allontaniamo e poi ci ritroviamo più vicini e più in alto e più in là ora figli dell'immensità
In un mondo che non ci vuole più il mio canto libero sei tu E l'immensità si apre intorno a noi al di là del limite degli occhi tuoi Nasce il sentimento nasce in mezzo al pianto e s'innalza altissimo e va e vola sulle accuse della gente a tutti i suoi retaggi indifferente sorretto da un anelito d'amore di vero amore In un mondo che - Pietre un giorno case prigioniero è - ricoperte dalle rose selvatiche respiriamo liberi io e te - rivivono ci chiamano E la verità - Boschi abbandonati si offre nuda a noi e - perciò sopravvissuti vergini e limpida è l'immagine - si aprono ormai - ci abbracciano Nuove sensazioni giovani emozioni si esprimono purissime in noi La veste dei fantasmi del passato cadendo lascia il quadro immacolato e s'alza un vento tiepido d'amore di vero amore E riscopro te dolce compagna che non sai domandare ma sai che ovunque andrai al fianco tuo mi avrai se tu lo vuoi Pietre un giorno case ricoperte dalle rose selvatiche rivivono ci chiamano Boschi abbandonati e perciò sopravvissuti vergini si aprono ci abbracciano In un mondo che prigioniero è respiriamo liberi io e te E la verità si offre nuda a noi e limpida è l'immagine ormai Nuove sensazioni giovani emozioni si esprimono purissime in noi La veste dei fantasmi del passato cadendo lascia il quadro immacolato e s'alza un vento tiepido d'amore di vero amore e riscopro te
Io e te io e te perché io e te qualcuno ha scelto forse per noi mi son svegliato solo poi ho incontrato te l'esistenza un volo diventò per me E la stagione nuova dietro il vetro che appannava fiorì tra le tue braccia calde anche l'ultima paura morì Io e te vento nel vento io e te nodo nell'anima stesso desiderio di morire e poi rivivere io e te...
Scende ruzzolando dai tetti di lamiera indugiando sulla scritta "Bevi Coca Cola". Scende dai presepi vivi appena giunge sera... Quando musica e miseria diventan cosa sola. La gioia della vita. La vita dentro agli occhi dei bambini denutriti, allegramente malvestiti che nessun detersivo potente può aver veramente sbiaditi. E corre sulle spiagge atlantiche seguendo il calcio di un pallone, per finire nel grembo di grosse mamme antiche dalla pelle marrone. E s'agita nel sangue delle genti dai canti e dalle risa rinvigorite che nessuna forza, per quanto potente, può aver veramente piegate.
Per te che è ancora notte e già prepari il tuo caffé che ti vesti senza più guardar lo specchio dietro te che poi entri in chiesa e preghi piano e intanto pensi al mondo ormai per te così lontano. Per te che di mattina torni a casa tua perché per strada più nessuno ha freddo e cerca più di te per te che metti i soldi accanto a lui che dorme e aggiungi ancora un po' d'amore a chi non sa che farne. Anche per te vorrei morire ed io morir non so anche per te darei qualcosa che non ho e così, e così, e così io resto qui a darle i miei pensieri, a darle quel che ieri avrei affidato al vento cercando di raggiungere chi... al vento avrebbe detto sì. Per te che di mattina svegli il tuo bambino e poi lo vesti e lo accompagni a scuola e al tuo lavoro vai per te che un errore ti è costato tanto che tremi nel guardare un uomo e vivi di rimpianto. Anche per te vorrei morire ed io morir non so anche per te darei qualcosa che non ho e così, e così, e così io resto qui a darle i miei pensieri, a darle quel che ieri avrei affidato al vento cercando di raggiungere chi... al vento avrebbe detto sì.
Il fiume va guardo più in là un'automobile corre e lascia dietro sé del fumo grigio e me e questo verde mondo indifferente perché da troppo tempo ormai apre le braccia a nessuno come me che ho bisogno di qualche cosa di più che non puoi darmi tu un'auto che va basta già a farmi chiedere se io vivo Mezz'ora fa mostravi a me la tua bandiera d'amore che amore poi non è e mi dicevi che che io dovrei cambiare per diventare come te che ami solo me ma come un'aquila può diventare aquilone che sia legata oppure no non sarà mai di cartone no cosa son io non so ma un'auto che va basta già a farmi chiedere se io vivo basta già a farmi chiedere se io vivo Il fiume va sa dove andare guardo più in là in cerca d'amore un'automobile corre non ci son nuove terre e lascia dietro sé del fumo grigio e me e questo verde mondo nel quale mi confondo indifferente perché da troppo tempo ormai apre le braccia a nessuno come me che ho bisogno di qualche cosa di più che non puoi darmi tu un'auto che va basta già a farmi chiedere se io vivo